Pengguna Tetamu
3 Ogos 2023
Titolare dell’hotel da un giorno ad un altro cambia idea su quel che dice. Prima telefonata intercorsa col sottoscritto: persona gentile, dispiaciuta per quello che era successo, mi dice che non può fare niente per via della politica contrattuale. Conclude dicendo : se potrò far qualcosa sicuramente cercherò di venire incontro a voi. Seconda telefonata (con mio papà ) : non posso fare nulla ma proverò a venirvi incontro qualora riesca a rimpiazzare la camera. Vi faccio sapere. Terza telefonata (sempre con mio papà ) che chiaramente non avendo ricevuto più alcun riscontro, chiede se si fosse venuto a capo di qualcosa. Qui il proprietario inizia (alla terza telefonata), non alla novantesima, alla terza, a cambiare atteggiamento, tono di voce irritato, fermo nel dire che non farà nulla di nulla di quello che aveva detto in precedenza e che era suo diritto farlo. Mai nessuno gli ha detto non fosse suo diritto farlo, era/sarebbe stato suo dovere però avvisare o meno se quel che aveva detto, quel “venire incontro” poteva concludersi in maniera positiva o meno. Quarta e ultima chiamata col sottoscritto: Appena risponde mi ripresento come in una normale comunicazione, non mi lascia nemmeno il tempo di dire qualcosa e inizia la sua personale battaglia (chissà perché poi, coda di paglia…?). Le sue affermazioni sono le seguenti: - non chiamatemi più, non intendo più parlare con voi, ho il diritto di fare quello che faccio. Ok hai il diritto, ma ripeto, perché non l’hai detto subito senza creare false speranze? Mistero. Si prosegue con: a voi milanesi le cose entrano da un orecchio e escono dall’altro (tale affermazione mi fa talmente sorridere che sorvolo). Si passa poi alle parolacce che naturalmente la mia educazione non mi fa scrivere, per terminare la chiamata (prima di attaccarmi il telefono in faccia) con un finissimo “non mi rompete più i c……”. Grazie a dio sono/siamo stati tante volte in questa bellissima terra che è la Puglia ed il trattamento è stato tutto l’opposto di quanto fatto da questo Signore. Con classe ed a testa alta concludo. Un sordo Milanese.
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